Ayla ♥

Ci sono incontri che, per quanto smemorata, ricorderai per sempre.

Come quel pomeriggio che, dopo la scuola, mio zio mi aspettò all’uscita con un meraviglioso cucciolo, così piccolo che non sembrava vero. Aveva un collare anch’esso minuscolo, verde. Tutto orecchie, e occhi, quellì si che erano grandi, immensi.

Mi avvicinai con il timore di poterla ferire anche solo con una carezza. La cucciola mi ha leccato la mano, la linguetta calda e umida. Troppo minuta e troppo perfetta per concepirla viva, col sederino sull’asfalto, in mezzo al vociare allegro dei bambini . Una creatura dei sogni, del cielo.

"Che bel cucciolo, di chi è?"

"E’ il tuo".

Quelle parole, e l’emozione che ho provato, così forte da farmi male al cuore, mi accompagneranno tutta la vita. E sono sicura che una delle ultime cose che penserò prima di dare l’addio a questo mondo, sarà il primo abbraccio che ho dato alla mia Lilli. Impossibile fermare le lacrime, anche se sono passati tanti anni da quando non c’è più, e ancora più anni da quando quella bambina delle elementari (già obesa, già decadentista, insomma, già io) le ha dato il nome meno fantasioso del mondo per un cocker (e pensare che di fantasia ne ho sempre avuta tanta). Mi trovo a parlare spesso della morte, ma non ci posso fare molto. La morte mi terrorizza, ma provo un terrore quasi sacro, doveroso. Si deve avere paura della morte per continuare a vivere. Si deve scavare con la memoria, tirare fuori i propri morti da sotto la terra, e sollevarli in cielo, con il proprio ricordo. Lilli, mia nonna,mio nonno. Tutti e tre allo stesso livello, perchè l’amore di un cane lo eleva al di sopra degli uomini,anche delle persone migliori come i miei nonni sono stati.

Nessun cane sarà mai come te, Lilli. Non cercherò mai di sostituirti, nè di dimenticarti. Ogni carezza data ad un altro cane sarà per te. Me lo sono ripetuta quando l’ho salutata per l’ultima volta. E sarà così.

Ma ci sono alcuni incontri che la vita ci offre, andando avanti nel viverla.

Martedì Toru era a casa, mentre io dal pomeriggio avrei dovuto lavorare. Abbiamo passato la mattinata ad Asagaya, tanto per uscire un po’ di casa. Ci andiamo ogni tanto, a piedi, per sfuggire alla staticità del posto dove viviamo( nonnini, negozi che vendono il tè tostato al momento e il riso sfuso nei sacchi di carta, supermercati minuscoli e carissimi, le solite facce, le solite biciclette).

Il top del masochismo è andare al negozio di animali, ormai è la quarta volta,tanto che i commessi già ci conoscono. Toru si ferma vicino alla vetrina dei gattini, io dopo averli guardati per qualche minuto (alcuni sono davvero meravigliosi) proseguo fino a quelle dei cagnolini. Appoggio il dito sul vetro, vedo il musetto avvicinarsi, appannare la vetrina, e sento una stretta al cuore.

Martedì non avevo proprio voglia di entrarci, sottopormi a quella "tortura"non mi andava. Toru per strada cerca di persuadermi, dice che guarderemo solo i micini", e allora mi convinco. Arriviamo davanti al negozio, Toru dice che forse è meglio non entrare, perchè se c’è ancora quel norvegese delle foreste che gli piace tanto rischia di comprarlo. Ed ecco che uno di quegli incontri di cui vi parlavo, avviene. Mi piace pensare che sia destino, perchè ho visto due occhietti brillare dal fondo del negozio. Sono entrata automaticamente, ignorando tutto e tutti fino a quella gabbietta. Toru si è fermato dai gatti come sempre, e non si è accorto che io non c’ero più. Dietro il vetro c’era Ayla, la mia cagnolina.

Gli occhietti che mi hanno chiamata da lontano mi hanno fissata con sfrontatezza,come a dire "Sono carina, vero?". Ho avvicinato la mano, e lei la sua zampetta. Poi ha fatto un saltello e ha abbaiato. Quando Toru mi è venuto a recuperare, non mi sono riuscita a staccare dagli occhi di Ayla.

"Ma hai visto come costa poco? Ma che cane è?" Non avevo guardato il prezzo,nè la razza. Ho visto le orecchie lunghe, il pelo lucidissimo, la codina da ratto, più lunga del corpo. Una salsiccetta con gli occhi e le orecchie. Praticamente perfetta, in ogni suo movimento.

Una commessa si è avvicinata, chiedendomi se volessi prenderla in braccio. Le ho risposto che era meglio di no, ma non ho staccato un attimo gli occhi dalla cagnetta. Toru le ha spiegato che se l’avessi anche solo toccata sarebbe stata la fine (per lui).

La commessa non demorde, Ayla ha "già" tre mesi, è "in saldo". Sì, perchè qui c’è la moda dei cani topo, e se non li puoi tenere in borsa non ha senso comprarli. Un cane che raggiunge i tre chili nell’età adulta è già un Golia.

Non funziona la strategia dell’abbraccio, ma la ragazza ci illustra le caratteristiche della sua razza, il bassotto kaninchen: è intelligente (ma quale cane non lo è?), testardo, permaloso. Se la rimproveri troppo duramente non se lo dimenticherà, e ti terrà il muso. Tende a prevaricare, quindi va addestrata duramente.

Perfetta. Il mio stesso brutto carattere (soprattutto la permalosità).

Toru dice che ripasseremo, e mi porta a mangiare da qualche parte. Ricordo solo che il pranzo non aveva nessun sapore. Parlavamo della cagnetta, e basta. "Dovremmo veramente prenderne una (e con "una" intendevo lei), sono cani piccoli, e poi nell’appartamento di sotto non ci abita nessuno…"

Sono andata al lavoro, veramente distratta, con la giornata di pioggia che mi rendeva nervosa. Alle dieci, sono finalmente rientrata a casa, pensando che "menomale che c’è Toru a preparami qualcosa di buono..", e Toru non era solo. C’era Ayla.

Ayla, il nome evoca la Scozia, uno dei luoghi che più di tutti vorremmo visitare (c’è un isola che si chiama Islay-pronunciato "aila", in cui si parla quasi solo il gaelico, e in cui si produce un whisky molto intenso, dello stesso colore del suo manto), e che accorciato in Ai-chan, ricorda la parola "amore" in giapponese. Perchè è proprio amore quello che proviamo per la piccolina.

Non ho che poche foto mosse, ancora (tanto tremava la mano, e in più fatte senza flash per non disturbarla)

Eccola:

E’ un tesorino: fa i bisognini nella sua cassetta, è obbedientissima e veramente intelligente, la notte non fiata nemmeno. La educheremo con molto rigore, ieri mi sono già impedita di imboccarla quando non ha mangiato e di non precipitarmi ad abbracciarla se piagnucolava (non sto a dire con quale fatica). Lilli quando è arrivata aveva una brutta storia alle spalle, era stata adottata da un’altra famiglia prima di noi, e poi a causa dell’allergia al suo pelo era stata riportata all’allevamento. Forse era anche stata minacciata, o peggio ancora maltrattata, perchè ha sempre avuto paura delle scope. Lilli era dolcissima, ma pigrona e per strada ascoltava solo mio papà, anche perchè non abbiamo mai pensato ad "addestrarla". Le avevamo dato tanti piccoli vizi, eppure era un cane socievole e gentile. Ayla so già che sarà diversa, perchè di Lilli ce n’è una sola. E anche di Ayla, ce ne sarà una sola. Impareremo a conoscerci, a sfidarci (cosa mai successa con Lilli), e sarà una bellissima avventura. Vediamo se domani riuscirò a concentrarmi sul lavoro sapendola a casa…per ora è a pochi metri da me, nella sua cuccetta e dorme, io mi godo lo spettacolo della sua pancina che si alza e si abbassa ad ogni respiro.

 

 

 

14 Comments (+add yours?)

  1. ShinXela
    Sep 16, 2010 @ 13:47:29

    Complimenti, è una cagnolina adorabile. Sono sicura che diventerete grandissime amiche, e che piacerà anche a Lilli, che vi osserva da Lassù. πŸ˜‰

    Reply

  2. Rikachan
    Sep 16, 2010 @ 14:56:46

     Benvenuta Ayla ♥ farai un buon lavoro di educatrice, ne sono sicura πŸ™‚ è carinissimaaaaaa

    Reply

  3. Marco
    Sep 16, 2010 @ 18:12:10

    Con tutto il bene che voglio ai cani, non mi riuscirei a vedere, con la frenesia della vita nipponica, nel tenere un cucciolo. Mi dimenticavo di mangiare io… l’avrei fatto morire di fame !.

    L’introduzione è in un italiano divino, hai delle capacità narrative sorprendenti, dovresti assolutamente scrivere un libro !

    Reply

  4. Murasaki
    Sep 17, 2010 @ 07:32:06

    @ShinXela: piano piano sta prendendo possesso del territorio..è una piccola, dolcissima tiranna.
    @Rikachan:ganbarimasu!!!!!!!!!!speriamo di non soccombere quando fa gli occhietti teneri.
    @Marco:sicuramente non sarà facile..ma vedremo di non farle mancare nulla.
    E grazie per i complimenti! Un libro mi piacerebbe scriverlo, eccome…

    Reply

  5. Davide Costa
    Sep 18, 2010 @ 12:24:24

     Bellissima *_*

    Reply

  6. Sabrina&Luca
    Sep 19, 2010 @ 14:52:51

    E’ bellissimo quello che hai scritto, tanto che l’ho riletto due volte e quando sono arrivata alla fine, con quella sorpresa al tuo rientro a casa, mi sono commossa, avrei voluto vedere la tua espressione in quel momento! Toru è stato davvero molto dolce!
    Ayla ha un musetto che è irresistibile, fa davvero tenerezza, mi hai fatto ridere quando hai scritto che sembra un salsicciotto, anche io adoro i cani che sembrano dei salsicciotti, la moda dei cani topo invece non fa per me!
    Baci
    Sabrina&Luca

    Reply

  7. Tokyonome85
    Sep 21, 2010 @ 19:08:11

    Mi ricorda tantissimo il mio primo incontro con Milla, quel giorno ci siamo guardate e ci siamo scelte. Anche io ero all’allevamento per caso e anche io non l’ho presa subito. Dopo un mese, con la paura di non trovarla più, ci siamo incontrate di nuovo e da quel momento ho cominciato a capire quant’è immenso l’amore di un cane verso il padrone. Ci credo molto in quello che dici, che ti rende felice averla accanto perché è così. Ti cambia l’umore, le abitudini, e certe volte non è proprio un piacere portarla fuori al freddo o sotto la pioggia, ma io non potrei vivere senza.
    Ti segnalo un sito interessante di un comportamentalista che mi ha aiutato in materia di educazione: http://www.dallapartedelcane.it

    Reply

  8. h
    Sep 22, 2010 @ 01:41:22

    bel blog :3

    Reply

  9. paddosan
    Sep 23, 2010 @ 23:19:48

    Bellissimo racconto, devo dire che di solito leggo "en passant" gli articoli dei blog che seguo, ma come ha già detto Marco l’introduzione è eccezionale, mi ha catturato subito e ho quindi letto fino alla fine.
    Penso che l’avere un cane possa renderti un paese come il Giappone, così freddo e distaccato a volte, un po’ più "casa".
    In ogni caso tienici aggiornati su cosa combinerà Ayla! Bella anche la foto di Toru che se la mangia. πŸ˜‰
     

    Reply

  10. Murasaki
    Sep 24, 2010 @ 06:31:56

    @Davide:grazie!!!
    @Sabrina&Luca:detto da te, che sai davvero tenermi incollata alle tue parole, è un gran complimento.
    @Tokyonome85: il sito che mi hai passato è una miniera di informazioni, ti ringrazio davvero tanto, era quello che cercavo. La piccina mi è arrivata a casa "col libretto di istruzioni",ci crederesti????
    @h: benvenuto/a!!passa ancora a trovarmi
    @Paddosan: che onore!!!!!!Mi ha fatto davvero felice il tuo commento

    Reply

  11. TUA SORELLA
    Sep 25, 2010 @ 18:20:01

    Non dovevi scrivere quelle cose..

    Reply

  12. Murasaki
    Sep 27, 2010 @ 03:02:41

    @Mia sorella: so che anche tu stai provando le stesse emozioni nello scavare in quei ricordi

    Reply

  13. ghiska
    Sep 27, 2010 @ 15:38:36

    ma che bello!!! ma che meravigliosa sorpresa ti ha fatto Toru!! comunque lo capisco, i norvegesi delle foreste sono stupendi eheh
    tra l’altro sai che proprio in quei giorni anche noi abbiamo adottato i nostri due piccoli mostri? erano al gattile e ho fatto fatica a non portarmeli a casa tutti…
    ps: mi unisco ai complimenti generali per come scrivi, io sono più un tipo da gatti che da cani ma parole come le tue a volte fanno vacillare le mie certezze πŸ™‚

    Reply

  14. Murasaki
    Sep 30, 2010 @ 03:14:59

    @ghiska: Toru non rinuncerà comunque al suo Norvegese, quando Ayla sarà più grande e noi meno appezzentati, si vedrà!Comunque aspetto le foto dei gattini,eh?

    Reply

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